Indulgenza plenaria: cos’è e a chi è rivolta

Cos’è l’Indulgenza Plenaria

L’indulgenza plenaria è uno degli strumenti con cui la Chiesa offre ai fedeli un sostegno per il proseguo del cammino di conversione. Grazie all’indulgenza plenaria viene cancellato totalmente o parzialmente la ferita generata al nostro animo dal peccato.

Con l’indulgenza plenaria, difatti, Dio stesso cancella non solo la colpa (che andiamo solitamente a confessare dal nostro sacerdote), ma annulla anche la pena.

Ogni volta che noi offendiamo Dio, non seguendo i suoi insegnamenti, commettiamo un Peccato.
I peccati sono suddivisi in: peccato originale e attuale. L’originale è quello che commise Adamo nel giardino dell’Eden, che noi ereditiamo da lui e che cancelliamo attraverso il battesimo.

Adamo ed Eva trasmisero la loro condizione di peccatori a tutti i loro discendenti. Accadde quello che di solito succede quando un genitore trasmette ai propri figli un difetto genetico (Romani 5:12).
Così si può dire che tutti gli esseri umani sono nati “nel peccato”, * cioè sono nati imperfetti e con l’inclinazione a sbagliare (Salmo 51:5; Efesini 2:3).

Il peccato attuale è invece quello che commettiamo con il libero arbitrio concesso da Dio, attraverso “pensieri, parole, opere ed omissioni”. Il peccato a sua volta è suddiviso in: peccato mortale e peccato veniale.

Il peccato mortale è la forma peggiore, è un peccato commesso con una volontà decisa di offendere Dio. Tra questi troviamo: le bestemmie, la non partecipazione alle funzioni religiose obbligatorie, tutto ciò che non segue i 10 comandamenti. L’unico modo per poter essere perdonati in questo è quello di confessarsi presso il proprio sacerdote il prima possibile.

Il peccato veniale invece consiste sempre in una forma di disubbidienza a Dio, ma giustificata dalla mancanza di una ferma volontà nell’atto del compimento. In questo caso non serve necessariamente il sacramento della confessione, ma un sincero pentimento e la volontà di non voler commettere più lo stesso peccato.

Tuttavia per ottenere il vero perdono è necessaria una purificazione dell’anima, che passa attraverso una penitenza consistente in una pena temporale. Un peccatore che ha dimostrato sincero pentimento può vedere rimosse le conseguenze di questo attraverso proprio la dottrina dell’Indulgenza.

Proviamo a utilizzare un esempio:
quando pecchiamo è come se il nostro vetro cristallino (l’anima) lo imbrattassimo con della vernice. Grazie alla confessione riusciamo a rimuovere lo sporco superficiale, tuttavia rimane un alone – la pena. Grazie all’intercessione di Dio, con l’indulgenza plenaria, riusciamo anche a rimuovere l’alone di fondo e possiamo tornare ad avere un vetro cristallino, come quando veniamo battezzati.

Condizioni per ricevere l’Indulgenza Plenaria

Per ricevere l’Indulgenza Plenaria bisogna essere (ovviamente) battezzati, e quindi non avere più in dote il peccato originale ereditato da Adamo.
Di norma, bisognerebbe confessarsi e prendere parte alla comunione eucaristica entro 7 giorni (o nei 7 giorni precedenti) il momento dell’Indulgenza Plenaria.

Scopri anche: l’indulgenza plenaria per i defunti nel 2021

Un commento

  1. Difficile seguire la giusta via in un mondo che ha perso tutto o quasi. Spesso mi chiedo, guardando la televisione, com’era il mondo a Sodoma e Gomorra? Credo che, se non, ci siamo quasi..

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