Primo piano di Lucifero sul dipinto dedicato all'Allegoria dell'Immacolata Concezione di Giorgio Vasari.

La vera storia di Lucifero

Chi era Lucifero

Con Lucifero, nell’ambito della Sacra Tradizione, si è sempre inteso il più splendente degli angeli che fu scaraventato negli abissi per aver osato innalzarsi al di sopra di Dio.

La sua eccellenza era tale che la Chiesa attribuisce a lui le parole di Ezechiele (Ez 28, 12-13):
“Tu eri un modello di perfezione, pieno di sapienza, perfetto in bellezza; in Eden, giardino di Dio, tu eri coperto d’ogni pietra preziosa”.

La caduta negli inferi

La Tradizione racconta di come Lucifero abbandonò il suo stato angelico diventando Satana a causa della sua superbia, del suo desiderio di usurpare Dio.

Questo è avvenuto ancor prima della caduta di Adamo assieme a Eva:
difatti, prima di questi accadimenti nell’Eden, c’era già stato chi aveva provocato la perdizione di altri esseri, superiori all’uomo nell’ordine delle creature concepito da Dio nella Creazione.

Come mai Lucifero si ribellò, portando con sé una schiera di angeli?

Su questo ci sono state molte interpretazioni nella storia che non hanno mai portato a una risposta unanime.

C’è chi sostiene che la causa di tutto ciò fu la rivelazione di Dio rispetto all’unione del Verbo Eterno con la Natura umana: sarebbe stato un affronto per chi si ritiene l’archetipo degli angeli adorare un uomo (seppur figlio di Dio).

Quel che unisce le interpretazioni è quanto avvenne successivamente.

Scoppiò una guerra in cielo: Lucifero guidava una rivoluzione, accompagnato da una schiera di angeli, contro i disegni del Signore.

Di fronte a questa offensiva, tuonò l’arcangelo Michele “Quis ut Deus?” (Chi è come Dio?).

L’arcangelo, comandante delle milizie celesti, guidò la controffensiva e sconfisse chi osò scindersi da Dio facendolo scendere nelle tenebre eterne.

Da qui nasce la devozione nei confronti dell’arcangelo Michele, il celeste protettore.

Rappresentazione di San Michele che sconfigge Lucifero nella chiesa di San Michele a Castello

E Lucifero, da angelo “portatore di luce”, divenne principe delle tenebre trascinando con sè una schiera di angeli che osarono affrontare i piani di Dio.

San Michele, che contrappone l’umiltà a la superbia di Lucifero, venne elevato nella più alta gerarchia celeste divenendo il baluardo della Santissima Trinità.

Troviamo riferimenti a Lucifero nell’Antico Testamento in Isaia e in Ezechiele (non esplicito) quando parlando della caduta – rispettivamente – del re di Babilonia e del re Tiro, paragonarono le perfezioni e i fasti di questi sovrani decaduti a quelli del re degli Inferi (Lucifero per la Tradizione).

Significato di Lucifero

Il termine in italiano significa “portatore di luce”.

La parola deriva dal latino “lucĭfer” – composto di lux (luce) e ferre (portar) – che deriva a sua volta dal greco “phosphoros” (phos=luce e phero=portare) da cui ne prende la traduzione etimologica.

I Greci usavano questa parola per descrivere il brillante splendore di Venere, visibile anche all’aurora.

Nella corrispondenza tra divinità greche e romane, l’apparizione mattutina del pianeta Venere era impersonificata dal dio (greco) Phosphoros e del dio (latino) Lucifer.

Lucifero nella Divina Commedia

Nel canto trentaquattresimo dell’Inferno della Divina Commedia, Dante e Virgilio vedono il re dell’Inferno, Lucifero.

La sezione scelta per Lucifero è la quarta e ultima del nono cerchio, la Giudecca:
il cerchio dedicato ai traditori dei benefattori (nome che difatti richiama Giuda Iscariota).

Rappresentazione del Lucifero descritto da Dante Alighieri nella Divina Commedia.

Il poeta fiorentino lo colloca nell’ultimo canto (che precede il Purgatorio) dove patisce le pene eterne inflitte dal Signore: appare come un imperatore decaduto, nella sua regalità, con il corpo conficcato nel ghiaccio.

Citando l’autore:

«Lo 'mperador del doloroso regno
da mezzo 'l petto uscia fuor de la ghiaccia.»
(vv. 28-29)

Il demonio (“la creatura ch’ebbe il bel sembiante”) ora si presenta con tre facce mostruose:
una centrale rossa, il volto di sinistra bianco-giallo e e il destro nero.

Queste tre facce fan parte della punizione divina:
proprio perché non ha obbedito al volere di Dio, il numero di queste facce rappresentano la Trinità e la colpa di chi ha voluto essere più grande di questa.

Al di sotto di queste tre facce emergono anche due grandi ali, proporzionate con il maestoso corpo del demonio: probabilmente un richiamo alla natura serafica precedente di Lucifero.

«Oh quanto parve a me gran maraviglia
quand’io vidi tre facce a la sua testa!
L’una dinanzi, e quella era vermiglia;

l’altr’eran due, che s’aggiugnieno a questa
sovresso ’l mezzo di ciascuna spalla,
e sé giugnieno al loco de la cresta:

e la destra parea tra bianca e gialla;
la sinistra a vedere era tal, quali
vegnon di là onde ’l Nilo s’avvalla»
(vv. 37-45)


Ai tre volti corrispondono sei occhi lacrimanti e tre menti che gocciolano pianto e sanguinosa brava: difatti, ogni bocca si ciba di un dannato della Giudecca (per un totale di tre).

«Da ogne bocca dirompea co’ denti
un peccatore, a guisa di maciulla,
sì che tre ne facea così dolenti.

A quel dinanzi il mordere era nulla
verso ’l graffiar, che talvolta la schiena
rimanea de la pelle tutta brulla.

"Quell’anima là sù c’ ha maggior pena",
disse ’l maestro, "è Giuda Scarïotto,
che ’l capo ha dentro e fuor le gambe mena.

De li altri due c’ hanno il capo di sotto,
quel che pende dal nero ceffo è Bruto:
vedi come si storce, e non fa motto!;

e l’altro è Cassio, che par sì membruto.
Ma la notte risurge, e oramai
è da partir, ché tutto avem veduto".»
(vv. 55-69)

Non c’è spazio in questa rappresentazione dantesca di Lucifero dela classica tradizione iconografica del demonio, quindi corna, zampe artigliate, code di serpente.

Lillith e Lucifero: gli angeli caduti

Lilith è considerata, secondo le antiche religioni mesopotamiche e la prima religione ebraica, la prima donna del creato (antecedente a Eva).

Nella Genesi, nel momento della Creazione, Dio generò un uomo chiamato Adamo e una donna, di cui non viene menzionato il nome.

La donna non sarà più nominata nel testo, tanto che da Adamo venne prelevata una costola per generare Eva.

La religione ebraica interviene per inserire le informazioni mancanti del I e del II libro della Genesi: il nome della donna è Lilith, una creatura spietata e crudele (demone femminile della religione mesopotamica associato alla tempesta).

Nella Torah si parla di Lilith come della prima moglie di Adamo, la quale si rifugiò nel Mar Rosso per non piegarsi al volere del marito.

Pretendeva difatti di godere degli stessi diritti del consorte, dato che anche lei era nata dalla polvere del suolo.

Adamo disperato si rivolse a Dio:
il Signore inviò degli angeli affinché permetessero la ricongiunzione tra i due.

Lei si rifiutò di far parte dell’Eden e per questo motivo divenne un angelo caduto che diede vita a una stirpe di demone.

Numerose le citazioni nella letteratura di questo personaggio, come ad esempio Goethe la cita nella sua opera “Faust”:

«FAUST: ma quella chi è?
MEFISTOFELE: quella è Lilith
FAUST: Chi?
MEFISTOFELE: La prima moglie di Adamo,

Sta in guardia dai suoi bei capelli
Da quello splendore che solo la veste.
Fai che abbia avvinto un giovane con quelli,
E ce ne vuole prima che lo lasci.»

6 commenti

  1. Ciao.. di certo nessuno.. forse potrà sapere bene che cosa e’ successo..ma io sono molto attratto dalla argomento anche sulla religione.. ma secondo me..e vero.. sicuro nn si potrebbe dire che Dio non sapesse.. o fosse stato premeditato.. da una disputa ta il male e il bene.. Ma Dio di per me giudice in questo.. cioe’ intendo dire che come esiste il bene così anche il male.. ma di sicuro l angelo ha disubbito.. e così perche’ voleva essere al di sopra.. ma secondo me era nell’ inizio che avvenuto questo, nella creazione.. per me nessuno poteva vedere Dio e dal momento.. si ribello’ a questo per non poter essere come lui l angelo…allora ci fu una spartizione tra il bene e il male tra ciò che che proibito e non lecito.. a Dio.. e ciò che era per lui.. quello che era per Dio.. o sarebbe stato.. cioe’ il credo .. la venuta di Cristo e della Terra, del regno, ma penso che nelle lotte nn la spunto di. Certo e così fu che nessuno.. puo’ in questo conoscere da quanto o il perche’ ma una cosa e certa.. se siamo qui c e un motivo per lui.. per Dio. Intendo certo..

  2. Bene e male sono sulla terra e siamo liberi di scegliere lo siamo sempre stati di vivere in cio che crediamo ma credere non significa essere schiavi ma essere liberi di ascoltare la parola di Dio nel giusto modo senza prevalere ma per aiutare e senza dominare ma comprendere .

  3. Io penso la stessa medesima cosa, inoltre Lilith ricorda molto quelle donne sottomesse come in alcune regioni..a mio parere anch’io avrei fatto la stessa cosa.. secondo me nessuno sa veramente cos’è successo.. due Angeli caduti perché tolti del diritto di pensiero e parola.. il male è davvero questo? Sottomissione in estremo? Dover rimanere a fianco di un uomo cui non si ama e dover fare da schiava?

    • Sto rivedendo un po’ tutto…sto considerando che la storia e la mitologia la scrive chi vince e il nemico viene sempre dipinto come il male. Certamente a volte il nemico era davvero il male visti i fatti, ma di cosa sia accaduto con Lucifero non abbiamo fatti, solo i racconti dei vincitori, senza un controcanto. E se Lucifero non fosse il male? Se ha pagato per averci aperto gli occhi? Magari non è il serpente che ci viene dipinto, magari è un serpente per chi voleva dominarci…

      • Avete mai sentito parlare di libero arbitrio???? Quello che Dio con tanto amore ci offre …e noi siamo liberi di scegliere ovvero il bene o il male ! e questo è voler dominare ? A noi la scelta ! Ragazzi qui si apre un mondo a cui solo un cuore libero può dare risposta…e si entra in un qualcosa che mille libri non basterebbero ma davvero accarezzare solo l’idea che satana voglia aprirci gli occhi … Qui siamo davvero lontani …. Troppo lontani dalla verità . Se viviamo in un mondo letteralmente di merda a causa delle persone che seguono quello che secondo te ci vorrebbe aprire gli occhi ….. proprio a causa del libero arbitrio…perché se non ci fosse e fossimo tutti dominati dalla SUA SANTA VOLONTÀ … Stai sicuro che vivremmo in un mondo irriconoscibile ….dominato dal vero e puro amore …quello che un giorno avremo ….secondo un libero arbitrio….e che Dio abbia pietà dei nostri peccati..perché se ci salverà sarà SOLO PER GRAZIA non certo per i nostri meriti

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