I Vangeli Apocrifi

Cosa sono i vangeli apocrifi?

Con questo termine vengono comunemente indicati dei libri il cui contenuto è affine ai libri biblici ma che sono stati esclusi dal canone perché giudicati non ispirati.

Il significato di “Apocrifo”

Il termine apocrifo, deriva dal greco ἀπόκρυϕος e derivato di ἀποκρύπτω, significa «nascondere», quindi viene utilizzato per indicare «ciò che è tenuto nascosto», «ciò che è tenuto lontano (dall’uso)».

In origine, il termine “apocrifo” è stato coniato dalle prime comunità cristiane che si servivano di tali testi venivano esclusi dalla pubblica lettura liturgica a dispetto di quelli che erano i libri “comuni” e “canonici” presenti nel “Nuovo Testamento”.

Il Nuovo Testamento, cioè la seconda parte che ha a che fare con la venuta al mondo del nostro Salvatore Gesù Cristo, si compone di 27 libri riconosciuti come canonici dalla Chiesa. Tra questi ci sono i Vangeli, le Epistole, gli Atti degli Apostoli e l’Apocalisse.

Cosa sono i Vangeli Apocrifi?

Sono una delle testimonianze più vive del cristianesimo primitivo. Qui i primi cristiani riversarono tutto il loro ingenuo bisogno di conoscere del proprio Salvatore e Maestro quanto i quattro Vangeli canonici non dissero.
Così l’infanzia di Gesù nella casa di Nazareth, dopo i prodigi della sua nascita, o i misteri che accompagnarono e seguirono la sua morte vennero elaborati da una fantasia ricca di tutta la tradizione orientale ed ellenistica, con la freschezza di un mondo nuovo che stava sorgendo sulla decadenza dell’antico.

La letteratura popolare di tutti i tempi trova fra questi testi molte delle sue parole migliori. L’arte figurativa cristiana, l’agiografia, la novellistica medievale attinsero largamente a questi racconti, ripetendone i motivi, imitandone gli atteggiamenti.
Una sorta di cristianesimo “sotterraneo”, colmo di bisogni umani, di speranze, di ingenua forza creativa si muove sotto queste pagine che attingono non di rado la commovente bellezza dell’arte.

Frammento del Vangelo Apocrifo di San Pietro conservato nell’università di Cambridge.

Differenza sostanziale tra Vangeli Canonici e Vangeli Apocrifi

I Vangeli Canonici sono stati scritti tutti in una data anteriore alla fine del primo secolo e, per questa ragione, ritenuti più congrui con quella che è la tradizione riguardante Gesù e gli Apostoli. Inoltre questi Vangeli già alla fine del I secolo avevano raggiunto una popolarità notevole, quindi una diffusione all’interno della Chiesa dell’epoca.

A sostenere il valore dei Vangeli Canonici troviamo Sant’Ireneo di Lione nel II secolo: difatti nel suo libro “Contro le eresie” esalta l’affinità e la veridicità dei quattro Vangeli (di San Giovanni, San Luca, San Marco e San Matteo) e condanna le sette gnostiche e i loro scritti apocrifi (dal greco “segreti”).

Per cui a definire i criteri per cui uno scritto fosse ritenuto come “Canonico” non è stata una manomissione della Chiesa – come tante volte la disinformazione fa circolare – bensì dei criteri che sono piuttosto oggettivi.
Quelli che sono riconosciuti come i Vangeli “non ufficiali” sono semplicemente i testi che si allontanano per data dalla tradizione di Gesù e che quindi non hanno raggiunto una riconoscibilità da parte dei primi fedeli della Chiesa.

Tipologie di Vangeli Apocrifi

In base a quello che è il contenuto dei testi e l’ambiente in cui è stato sviluppato, i Vangeli Apocrifi sono suddivisi in:

  • Vangeli dell’Infanzia: sono intesi tutti quei testi che raccontano la vita di Gesù prima della sua Evangelizzazione al mondo intero (vita pre-ministeriale). In particolare racconta avvenimenti della sua infanzia e altri fatti non presenti nei vangeli canonici;
  • Vangeli Giudeo-Cristiani: sono i testi che erano in uso tra i cristiani dei primi secoli legati alla tradizione religiosa giudaica (purtroppo andati perduti). Ciò che è giunto a noi nel corso dei secoli sono solo tracce di questi e testimonianze fornite da alcuni Padri della Chiesa;
  • Vangeli Gnostici: sono i testi che contengono gli insegnamenti di Gesù o la sua vita. La bellezza di questi testi sta nel poter ricostruire tutte le varie correnti gnostiche che portarono alla produzione di questi testi.
    La sostanziale differenza che si presenta in questi testi è la natura segreta delle rivelazioni contenute: Gesù si rivela solo con particolari nozioni e informazioni ai discepoli (quasi sempre apostolo) più meritevoli;
  • Vangeli della Passione: sono i testi che contengono altri riferimenti a quella che è stata la Passione e Morte di Gesù Cristo;
  • Altri Vangeli Apocrifi, frammenti, Vangeli Apocrifi Omonimi o Perduti: sono i restanti Vangeli Apocrifi che non sono riconosciuti in queste tipologie, che ci sono arrivati attraverso brevi tracce, racconti.

2 commenti

  1. Grazie per avermi guidato nelle preghiere da recitare prima di andare a dormire, con tanta autenticità, sintesi e Saggezza!

  2. Finalmente una verità che ci dice chi era davvero Gesù Cristo. Ho letto il Vangelo Apocrifo di Giuda che mi ha sconvolto. Giuda non è il traditore: è Gesù a chiedere a Giuda di tradirlo perché fosse compiuta la missione per la quale era sceso sulla terra. Giuda Iscariota non è il malvagio traditore bensì un eroe, è Gesù a chiedere a Giuda di tradirlo, è l’unico apostolo che lo comprende veramente. Il Giuda che emerge è un eroe, un modello per tutti.

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