Il rosario intero è composto da 20 decine, che corrispondono ai 4 misteri: misteri gioiosi, misteri luminosi, misteri dolorosi e misteri gloriosi.
Quando si prega il rosario si recita un mistero al giorno, in base al giorno della settimana:
- Misteri del Rosario del lunedì e sabato: misteri gioiosi
- Misteri del Rosario del giovedì: misteri luminosi
- Misteri del Rosario del martedì e venerdì: misteri dolorosi
- Misteri del Rosario del mercoledì e domenica: misteri gloriosi
I misteri del Rosario
Misteri della Gioia
- L’annunciazione dell’arcangelo Gabriele a Maria
- Maria visita la cugina Elisabetta
- La nascita di Gesù a Betlemme
- La presentazione di Gesù al Tempio
- Il ritrovamento di Gesù al Tempio
I misteri della gioia – o misteri gaudiosi, si recitano ogni lunedì e sabato.
Misteri della Luce
- Il Battesimo di Gesù nel lago Giordano
- Gesù alle nozze di Cana
- L’Annuncio del Regno di Dio con l’invito alla conversione
- La Trasfigurazione di nostro Signore Gesù
- L’istituzione dell’Eucaristia
I misteri della Luce – o misteri luminosi, si recitano ogni giovedì.
Misteri del Dolore
- Gesù agonizza nel monte degli ulivi
- Gesù viene flagellato alla colonna
- Gesù viene incoronato della corona di spine
- Gesù viene caricato della croce
- Gesù muore in croce
I misteri del Dolore – o misteri dolorosi, si recitano ogni martedì e venerdì.
Misteri della Gloria
- La risurrezione di Gesù
- L’ascesa al cielo di Gesù
- Lo Spirito Santo discende su Maria e sugli apostoli
- Maria è assunta in cielo
- Maria è incoronata Regina dell’universo, nella gloria degli angeli e dei santi.
I misteri Gloriosi – o misteri gloriosi, si recitano ogni mercoledì e domenica.
Di seguito ti spieghiamo come dire il rosario, passo per passo.
Come si prega il Rosario passo per passo
Il rosario inizia col segno della croce, invocando la S.S. Trinità:
Si invoca lo Spirito Santo, fonte di santità:
Ad ogni decina si enuncia il mistero e, se possibile, un passo dalle Sacre Scritture che accompagna la preghiera.
Si recita, per ogni decina, la preghiera del Padre Nostro:
Successivamente, seguendo i grani del Rosario, si recitano dieci Ave Maria dedicate alla Ss. Madre di Dio:
Dopo le dieci Ave Maria, si recita la dossologia, o meglio conosciuta come il Gloria al Padre:
Infine le preghiere finali, il Salve Regina e (facoltativo) le Litanie Lauretanee:
In conclusione del rosario:
Se il rosario viene pregato al risveglio o prima di andare a dormire, è consigliato ritagliarsi un momento per aggiungere anche le preghiere del mattino o le preghiere della sera.
Perché pregare il Rosario
Primo: perché il Rosario è un condensato del Vangelo.
La meditazione dei misteri fa sfilare sotto gli occhi i fatti e le parole principali di Gesù e di Maria: misteri gaudiosi, luminosi, dolorosi e gloriosi.
Secondo: perché il Rosario è la preghiera che maggiormente piace alla Madonna.
Nelle apparizioni la Madonna invita a recitare il Rosario. Il Rosario è una preghiera estremamente semplice, facile, lineare, trasparente, alla portata di tutti.
Terzo: perché il Rosario è fatto di ripetizioni che non annoiano.
Una mamma non si stanca mai delle carezze del bimbo e delle sue dichiarazioni d’amore. L’amore non è mai monotono nell’uniformità delle sue espressioni. “La ripetizione è il linguaggio dell’amore” (S. Giovanni Paolo II).
Quarto: perché il Rosario attira l’amore materno della Madonna su chi lo recita.
L’amore materno aiuta i fanciulli a crescere e a svilupparsi.
Nel Rosario vi è il ripetersi lento e tranquillo dell’Ave Maria come una dolce melodia, come il canto della Salvezza, poi una breve sosta, una lode alla Trinità: il GLORIA AL PADRE, il Gloria ai Tre che abitano in noi, la lode al Vivente che irradia l’Amore su tutti, sui buoni e sui cattivi, sui giusti e sugli ingiusti, perché Lui è buono. E poi, un contatto con il Padre, una presa di coscienza della nostra filialità, un vedere i suoi desideri, i suoi interessi; un vedere i nostri desideri materiali e spirituali…PADRE NOSTRO CHE SEI NEI CIELI.
(Fonte: Cenacologam.it)
Testimonianze di fede sul Rosario
San Giovanni Paolo II il 2 Ottobre del 1988 disse:
“Recitare il Rosario significa mettersi alla Scuola di Maria ed apprendere da Lei, Madre e Discepola del Cristo, come vivere in profondità ed in pienezza le esigenze della fede cristiana. Ella fu la Prima Credente e, della vita ecclesiale, Ella nel Cenacolo fu centro di unità e di carità tra i primi discepoli del Suo Figlio. Nella recita del Santo Rosario non si tratta tanto di ripetere delle formule, quanto piuttosto di entrare in colloquio confidenziale con Maria, di parlare, di manifestare le speranze, di confidarLe le pene, di aprirLe il cuore, di dichiararLe la propria disponibilità nell’accettare i disegni di Dio, di prometterLe fedeltà in ogni circostanza, sopratutto in quelle più difficili e dolorose, sicuri della Sua protezione e convinti che Ella ci otterrà dal Suo Figlio tutte le grazie necessarie alla nostra salvezza. Recitando il Santo Rosario, infatti, noi contempliamo il Cristo da una prospettiva privilegiata, cioè da quella stessa di Maria, Sua Madre; meditiamo, cioè, i Misteri della Vita, della Passione e della Resurrezione con gli occhi e col Cuore di Colei che fu vicina a Suo Figlio. Siamo assidui alla recita del Rosario sia nella comunità ecclesiale, sia nell’intimo delle nostre famiglie: solo, sulla scia delle ripetute invocazioni, unirà i cuori e riaccenderà il focolare domestico, fortificherà le nostre speranze e otterrà a tutti la pace e la gioia del Cristo nato, morto e risorto per noi”.
San Paolo della Croce, nel suo ultimo anno di vita, venne ripreso dal fratello infermiere che lo vedeva affaticato “Ma lei non ne può più, Padre! Non vede che neppure ha fiato di parlare? Non si affatichi a dire il Rosario”. Ma il santo rispose: “Lo voglio dire fin che son vivo. Se non lo posso dire con la bocca, lo dirò col cuore” (Rom. 2425).
Suor Lucia di Fatima diceva: “Bisogna dare più spazio al Rosario. Col Rosario è possibile vincere tutti gli ostacoli che Satana in questo momento vuole creare alla Chiesa cattolica. Tutti i sacerdoti in particolare devono recitare il Rosario. Il Rosario deve essere recitato col cuore e con gioia; non deve essere solo un dovere da sbrigare frettolosamente”.
San Luigi Maria Grignion de Montfort, grande devoto della Madonna, proclamava: “Maria è la via più breve a Gesù! Pregate ogni giorno il rosario e se avete il tempo anche tutti i 15 misteri! Non c’è altro che fortifichi il Regno di Dio dentro di noi come la preghiera meditata del rosario”.
Recito il santo Rosario da quando è iniziata la pandemia, tutti i giorni preferibilmente il pomeriggio, talvolta la sera.Mi aiuta molto ad avere un po’ di tempo per me e meditare sui fatti della vita e come Gesù può aiutare gli uomini in questo periodo così triste
Cara licia anche io recito le litanie x che mi piacciono moltissimo cara licia e sto recitando adesso l’ave maria in latino mi piace moltissimo sai? tu stai recitando adesso?
Ciao Giorgio, anche a me piacciono le litanie, però in latino, non ho ancora cominciato. Amo il Santo Rosario.
Io lo dico quasi tutti i giorni ,specialmente ora che sono più libera dal lavoro, lo dico perché mi aiuta a non pensare a cose brutte e mi fa stare serena.
Il testo completo del rosario dove lo posso trovare per favore,grazie?
Io recito una Corona del Rosario ogni giorno. A volte qualcuna di più. In rarissimi casi lo recito intero, omettendo i Misteri Luminosi. Mi piace soprattutto Meditato, comprensivo di litanie e giaculatorie. Un bel Rosario dura almeno tra i 35 minuti, meglio se 45…e l’ora e un quarto. A seconda, delle meditazioni che si fanno. Senza meditazioni, con calma, sono circa 35 minuti.
molto bello ho vago ricordo di piu’ di 50 anni fa ero una novizia ora seguo dalla lombardia dove lavoro in una parrocchia,
chiedo di pregare per noi grazie